LE CAPITALI DEI BALCANI

Qualcuno una volta ha detto che “Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”. Basterebbe questa frase per descrivere l’esperienza vissuta da alcuni ragazzi del triennio dell’Istituto Tecnico Industriale “Don Luigi Orione” di Fano accompagnati dai professori Raffaella Zuccarini e Lorenzo Ceccarelli. Molto più di un viaggio d’istruzione quello vissuto dall’8 al 12 aprile; non una semplice visita alle capitali balcaniche ma un vero viaggio dell’anima attraverso la storia. La prima tappa ha riguardato il museo Foiba di Basovizza, Monumento nazionale alle stragi delle foibe e all’Esodo di Istriani Fiumani e Dalmati: un vero e proprio Golgota con il vertice rivolto nelle viscere della terra dove gli studenti hanno potuto prendere atto di una tragica pagina della storia per troppi anni ignorata. Il viaggio è proseguito poi a Lubiana, splendida capitale slovena polo culturale, scientifico, economico ed amministrativo e primo ad ottenere una storica indipendenza dalla Jugoslavia. La seconda città visitata è stata Zagabria: capitale croata che, da quando il paese è entrato a far parte dell’Unione Europea nel 2013, è divenuta la
capitale più giovane d’Europa. Oltre ad attraversare a piedi il centro storico della città, gli studenti hanno fatto visita al Museo della Tecnica e della scienza Nikola Tesla: un’opportunità per tuffarsi nella storia dell’evoluzione tecnologica.

La terza capitale è stata Sarajevo: città affascinante dall’anima multietnica e multireligiosa nonché teatro di pagine imprescindibili della storia dell’ultimo secolo. Dal celeberrimo attentato del 1914 alle guerre balcaniche, la città mostra ancora le sue cicatrici ma nonostante questo è pervasa da un fascino ed un’elettricità che non hanno eguali. Tra i momenti più sentiti sicuramente la visita al Museo del Genocidio Bosniaco: un pugno nello stomaco che ha acceso i riflettori su quanto accaduto e sulla natura stessa dell’uomo, da sempre in bilico tra la luce e
l’oscurità. Dopo aver attraversato la frontiera e aver fatto il pieno di paesaggi e scenari che mutavano con il passare dei chilometri percorsi, il gruppo è giunto nella bianca Spalato che ci ha accolto con il suo lungomare da cartolina e l’imponente Palazzo di Diocleziano. Per tornare a casa è stata scelta una modalità alternativa per chiudere il cerchio: il viaggio in nave con il traghetto notturno che collega le sponde dell’Adriatico; un’avventura nell’avventura. Il ritorno a casa è stato con il cuore gonfio di emozioni, di bellezza e di istantanee che sicuramente i partecipanti conserveranno gelosamente nei loro cuori e nelle loro memorie.